domenica 7 marzo 2010

BIOETICA - Ingegneria genetica.



Il 26 Febbraio 2010, sul corriere della sera ON LINE è stato pubblicato un articolo di Alessandra Fargas, che mi ha colpito particolarmente:

NEW YORK - In futuro un bimbo potrà avere tre, quattro o anche cento genitori. Lo affermano gli scienziati dell’Oregon National Primate Research Center, che, per eliminare le malattie che si ereditano tramite il DNA materno, hanno creato un cucciolo di scimmia con un padre e due madri.

Il metodo da loro seguito prevede la rimozione del DNA “difettoso” dall’ovulo della madre e la sostituzione con materiale genetico da un altro ovulo femminile. Una tecnica che, almeno in teoria, un giorno potrebbe essere applicata anche agli esseri umani.

Ma l’ipotesi che in un futuro non lontano sarà possibile creare individui con un numero di genitori biologici multiplo sta già creando scompiglio in un’area che dal punto di vista legale è già nel caos. “Chi, nell’era dell’inseminazione artificiale e delle madri surrogate verrà legalmente considerato il genitore di un bambino?”, si chiede il New York Times.

“Potrebbe un giorno esistere un bambino con 100 genitori?” si chiede Adam Kolber, docente di Legge dell’Università di San Diego"

Nascono, quindi, tutta una nuova serie di problemi bioetici?
Massimiliano

Caro Masimiliano,

PREMETTO che, grazie all’ingegneria genetica i geni possono essere isolati, letti, copiati, modificati, combinati in maniera diversa, o trasmessi da un essere vivente a un altro. L’ingegneria genetica è utilizzata nel campo della ricerca, in medicina, come anche per lo sviluppo di piante geneticamente modificate.

Inoltre è possibile introdurre dei cambiamenti precisi dentro questo libro, come per esempio introdurvi una frase. Il DNA della cellula conterrà quindi un gene in più.

Un trasferimento di geni di questo tipo funziona anche tra esseri viventi non "imparentati". Così diventa possibile, per esempio, introdurre un gene batterico dentro il DNA di una pianta.

Come tutte le nuove tecnologie, l’ingegneria genetica suscita allo stesso tempo speranze e paure. Immaginare che grazie all’ingegneria genetica si potrà un giorno far sparire tutte le malattie o la fame nel mondo è tanto sbagliato quanto pensare che i genetisti producono dei mostri nei loro laboratori.

Composto da due sottilissimi filamenti avvolti tra di loro a formare una doppia elica, il DNA é costituito da un numero considerevole, variabile da specie a specie, di sequenze di basi azotate o nucleotidi, (A: adenina; C: citidina; G: guanina; T: timina, ciascuno con ai lati una molecola di zuccheri ed una di fosfati) che si susseguono in maniera fissa per ogni individuo. I due filamenti si accoppiano in modo tale che, là dove su di uno appare la lettera A, su quello corrispondente appare la T; mentre alla lettera C, corrisponde la G. Per avere una idea della sua complessità, basta pensare che nell'uomo esso é composto da circa tre miliardi di nucleotidi, formanti circa cento mila geni, racchiusi nei cromosomi nucleari ed in piccolissima parte nei mitocondri citoplasmatici, sotto forma di un filamento, della lunghezza di due metri, se svolto, e dello spessore di IO A° (un Amstrong equivale ad un diecimilionesimo di millimetro). Nel maggio 2000 la società biotecnologica americana Celera Genetic, ha concluso la mappatura della intera sequenza delle basi nucleotidiche del genoma umano, ponendo i presupposti per la decrittizzazione di tutti i geni, calcolati tra i trenta e i quarantamila da studi recentissimi.

Una domanda sorge, allora, spontanea: “Fino a che punto l’uomo ha diritto di manipolare il DNA, e specialmente il DNA umano?”.
Certo è che, ad esempio, in Cina non si fanno tanti scrupoli di ordine religioso e morale nell’ingegneria genetica, anche ai fini di ricerche che possono comportare notevoli ritorni economici. A quanto sembra hanno già ottenuto IBRIDI di uomo con altri animali (ad esempio conigli). Per cui, noi occidentali possiamo stabilire tutti i LIMITI e i DIVIETI che vogliamo, ma questo non impedirà che il DNA umano venga manipolato lo stesso.

Forse, nel creato, l’uomo fa parte del gioco, come l’arbitro ne fa parte in una partita di calcio; ovvero come i castori modificano, con le loro dighe, radicalmente l’ambiente in cui vivono, e le api sono indispensabili nell’impollinare i fiori, così anche l’uomo ha, FORSE, la facoltà di intervenire nel modificare la natura.

Un caro saluto.

Alessandra

1 commento:

  1. I risultati del lavoro di un'equipe dell'università di Newcastle (Inghilterra)
    Ricavati embrioni dal dna di tre persone
    I donatori sono due madri e un padre.

    L'obiettivo è prevenire la trasmissione di malattie genetiche ereditarie

    MILANO - Un team di ricercatori dell'università di Newcastle è riuscita a produrre embrioni umani con il Dna di tre persone, due madri e un padre, per prevenire la trasmissione di malattie genetiche ereditarie incurabili al nascituro. Secondo quanto riferisce il Times l'equipe del professore Doug Turnbull è riuscita eliminare i mitocondri (i generatori dell'energia della cellula) difettosi dei genitori trasferendo il loro Dna 'ripulitò in un ovocita sano fornito da una donatrice. Secondo Turnbull il primo bambino con tre genitori biologici potrebbe essere concepito entro tre anni. (AGI)


    14 aprile 2010

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