giovedì 7 ottobre 2010

Riflessioni sul racconto "Le quattro candele"


"Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso,
che si poteva ascoltare la loro conversazione.

La prima diceva:
"IO SONO LA PACE,
ma gli uomini non mi vogliono:
penso proprio che non mi resti altro da fare
che spegnermi!"
Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.

La seconda disse:
"IO SONO LA FEDE
purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me,
non ha senso che io resti accesa".
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.

Triste triste, la terza candela a sua volta disse:
"IO SONO L'AMORE
non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano
E non comprendono la mia importanza.
Troppe volte preferiscono odiare!"
E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.

...Un bimbo in quel momento entrò nella stanza
e vide le tre candele spente.
"Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese,
io ho paura del buio!"
E così dicendo scoppiò in lacrime.

Allora la quarta candela, impietositasi disse:
"Non temere, non piangere:
finchè io sarò accesa, potremo sempre
riaccendere le altre tre candele:
IO SONO LA SPERANZA"

Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime,
il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre.

CHE NON SI SPENGA MAI LA SPERANZA
DENTRO IL NOSTRO CUORE...

...e che ciascuno di noi possa essere
lo strumento, come quel bimbo,
capace in ogni momento di riaccendere
con la sua Speranza,
la FEDE, la PACE e l'AMORE."


In questi giorni sono capitata, dopo invito di amicizia nella bacheca di facebook del Centro Studi Bhaktivedanta (centro che professa una delle tante branche della religione induista). Ho fatto, quindi delle riflessioni personali sul racconto, che sono state poco gradite, tanto che mi hanno cancellato dall'amicizia. Pazienza. Credo, però, che queste riflessioni siano importanti per arrivare alla pace e all'amore mondiale e che quindi contengono un messaggio di SPERANZA.

LE MIE RIFLESSIONI

Il problema principale è, a mio avviso, proprio la FEDE quando si trasforma in integralismo religioso e genera da decine di millenni i conflitti (il problema non cambia se alcune persone, per fini di potere, di conquista o di altro, usano le religioni per alimentare divisioni e conflitti).
Ho ricordato che nonostante tutti i propositi di buona volontà, Ghandi fu assassinato da un altro induista, e ancora nella stessa India persiste il conflitto (visibile o latente) nel Kashmir e il problema dei separatisti sikh. I conflitti religiosi, nelle altre parti del mondo, non sono diversi e ricordiamo, emblematicamente, i martiri di Al qaeda, che ci toccano più da vicino.

C'è una soluzione al problema?
La nuova visione della realtà data dalla RETE DEGLI INCONSCI (vedi www.inconsci.blogspot.com), come dicono alcuni studiosi è quanto di più straordinario e rivoluzionario ci sia al mondo, un vero e proprio regalo per l'umanità intera. Questa nuova visione evidenzia e rende coerente una sana constatazione, che aiutata se vogliamo dalle più recenti acquisizioni scientifiche o dalle tradizioni spirituali millenarie, sia in grado di offrire speranza, un bene senza prezzo.

Come è ben spiegato nel POST di Riccardo Calantropio: http://nuoveteorie.blogspot.com/2010/10/la-grande-intelligenza-collettiva-dei.html

Il meccanismo della RETE DEGLI INCONSCI è alla base delle grandi RIVELAZIONI ed ILLUMINAZIONI che certe persone ricevono nel loro inconscio (Gli antichi maestri induisti,Tao, Buddha, Mosè, Zaratustra, Mani, Maometto, Jung, etc.).

Queste "illuminazioni" sono il frutto di interazioni inconsce di molte persone (anche interi popoli) che sfruttano le singole conoscenze e le elaborano collettivamente in nuove visioni della realtà. Così si spiega la molteplicità delle migliaia di religioni e di culti esoterici, spesso con insegnamenti contrastanti, ma in ogni caso diversi.


Se tutti gli uomini, indipendentemente dalle religioni, conquisterranno questa consapevolezza, e l'accetteranno come UNA FEDE, potranno continuare a professare, in via subordinata, la propria fede (che un meccanismo inconscio, similare all'effetto placebo, rende praticamente reale, anche nell'effetto delle preghiere, nelle meditazioni profonde e nei riti che incidono sugli inconsci propri ed altrui).

Quando, però, le interpretazioni teologiche (dogmi e dottrine comprese) andranno CONTRO RAGIONE (ovvero contro i diritti universali individuali e l'amore altruistico universale; senza la consapevolezza (una nuova fede) che siamo tutti un'unica comunità che convidive la stessa RETE DEGLI INCONSCI e lo STESSO PIANETA, e se operiamo il MALE questo ci ritorna indietro e ci coinvolge), DOBBIAMO FARE UN PASSO INDIETRO ed ammettere che le nostre percezioni ed interpretazioni (o quelli dei nostri maestri) erano e sono ERRATE, o MANIPOLATE per fini EGOISTICI.
Solo così si potrà disinnescare il GRANDE PESO DELLE RELIGIONI nei conflitti; conflitti che potranno continuare solo per egoismi di POCHI, facilmente individuabili ed isolabili.


Pace e speranza per tutti.

martedì 5 ottobre 2010

Il controllo degli errori nei computer quantistici e le possibili ripercussioni nella rete degli inconsci.


Da un articolo di LE SCIENZE del 30 Settembre 2010:

Stati di sovrapposizione

Il controllo degli errori nei computer quantistici


Lo stato di entanglement fra tre oggetti era già stato realizzato con fotoni e particelle cariche, ma questa è la prima volta che che lo si ottiene in un apparecchiatura allo stato solido Un gruppo di ricercatori della Yale University è riuscito a ottenere per la prima volta uno stato di entanglement di tre qubit allo stato solido, realizzano un passo essenziale per permettere di realizzare gli indipensabili controlli di possibili errori casuali nei futuri computer quantistici.

"L'entanglement fra tre oggetti era stato dimostrato finora con fotoni e particelle cariche. Ma questa è la prima volta che che lo si ottiene in un apparecchiatura allo stato solido che somiglia e si comporta come un processore convenzionale", ha detto Steven Girvin, che ha paretcipato allo studio ora pubblicato sulle pagine di Nature. Lo scorso anno era stato per la prima volta sviluppato un primo rudimentale processore quantistico allo stato solido che si era dimostrato in grado di eseguire semplici algoritmi con due qubit.

Nel nuovo studio, i ricercatori sono stati in grado di ottenere, con un tasso di successo nell'88 per cento dei tentativi eseguiti, uno stato di entanglement ponendo i tre qubit in uno stato di sovrapposizione di due possibilità, tutti e tre nello stato 0 o tutti e tre nello stato 1. Il particolare stato di entanglement così ottenuto dimostra per la prima volta alla possibilità di codificare l'informazione quantistica di un singolo qubit in tre qubit attraverso il cosiddetto codice di ripetizione: "Si tratta del primo passo verso la correzione di errore quantistico, che come in un computer classico sfrutta qubit extra per permette al computer di operare correttamente anche in presenza di errori occasionali", spiega Girvin.

Errori di questo tipo possono essere dovuti, esemplifica Girvin, per esempio dai raggi cosmici che possono convertire un qubit da 0 a 1, o viceversa. Replicando i qubit, il computer è in grado di controllare se tutti e tre sono nello stesso stato, come dovrebbero.

"La correzione degli errori è una sorta di Santo Graal del calcolo quantistico odierno, e per poterla realizzare sono necessari almeno tre qubit. Sicché quello realizzato è un passo esaltante", ha osservato Schoelkopf, che ha diretto la ricerca. (gg)

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Se ora immaginiamo che la RETE DEGLI INCONSCI (vedi: www.inconsci.blogspot.com) comunichi con "stati di entanglement" (Non localismo della Meccanica Quantistica), possiamo supporre che tali errori di comunicazioni avvengono anche nella rete e questo contribuirebbe a spiegare tante inesatte interpretazioni di ciò che si riceve a livello inconscio (Cosa che non dovrebbe succedere se fosse tutto spirituale o metafisico).