martedì 5 ottobre 2010

Il controllo degli errori nei computer quantistici e le possibili ripercussioni nella rete degli inconsci.


Da un articolo di LE SCIENZE del 30 Settembre 2010:

Stati di sovrapposizione

Il controllo degli errori nei computer quantistici


Lo stato di entanglement fra tre oggetti era già stato realizzato con fotoni e particelle cariche, ma questa è la prima volta che che lo si ottiene in un apparecchiatura allo stato solido Un gruppo di ricercatori della Yale University è riuscito a ottenere per la prima volta uno stato di entanglement di tre qubit allo stato solido, realizzano un passo essenziale per permettere di realizzare gli indipensabili controlli di possibili errori casuali nei futuri computer quantistici.

"L'entanglement fra tre oggetti era stato dimostrato finora con fotoni e particelle cariche. Ma questa è la prima volta che che lo si ottiene in un apparecchiatura allo stato solido che somiglia e si comporta come un processore convenzionale", ha detto Steven Girvin, che ha paretcipato allo studio ora pubblicato sulle pagine di Nature. Lo scorso anno era stato per la prima volta sviluppato un primo rudimentale processore quantistico allo stato solido che si era dimostrato in grado di eseguire semplici algoritmi con due qubit.

Nel nuovo studio, i ricercatori sono stati in grado di ottenere, con un tasso di successo nell'88 per cento dei tentativi eseguiti, uno stato di entanglement ponendo i tre qubit in uno stato di sovrapposizione di due possibilità, tutti e tre nello stato 0 o tutti e tre nello stato 1. Il particolare stato di entanglement così ottenuto dimostra per la prima volta alla possibilità di codificare l'informazione quantistica di un singolo qubit in tre qubit attraverso il cosiddetto codice di ripetizione: "Si tratta del primo passo verso la correzione di errore quantistico, che come in un computer classico sfrutta qubit extra per permette al computer di operare correttamente anche in presenza di errori occasionali", spiega Girvin.

Errori di questo tipo possono essere dovuti, esemplifica Girvin, per esempio dai raggi cosmici che possono convertire un qubit da 0 a 1, o viceversa. Replicando i qubit, il computer è in grado di controllare se tutti e tre sono nello stesso stato, come dovrebbero.

"La correzione degli errori è una sorta di Santo Graal del calcolo quantistico odierno, e per poterla realizzare sono necessari almeno tre qubit. Sicché quello realizzato è un passo esaltante", ha osservato Schoelkopf, che ha diretto la ricerca. (gg)

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Se ora immaginiamo che la RETE DEGLI INCONSCI (vedi: www.inconsci.blogspot.com) comunichi con "stati di entanglement" (Non localismo della Meccanica Quantistica), possiamo supporre che tali errori di comunicazioni avvengono anche nella rete e questo contribuirebbe a spiegare tante inesatte interpretazioni di ciò che si riceve a livello inconscio (Cosa che non dovrebbe succedere se fosse tutto spirituale o metafisico).

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