venerdì 3 settembre 2010

Hawking: "Non fu Dio a creare l'universo"



La teoria nel nuovo libro dello scienziato: "Il Big Bang deriva solo dalle leggi della fisica". Molte reazioni dei teologi, dopo questo annuncio, alla vigilia della visita del Papa.

Da un articolo su "La repubblica" del 03 Settembre 2010:

LONDRA - L'universo ha bisogno di un Creatore? "No". La perentoria risposta arriva dal professor Stephen Hawking, l'astrofisico più famoso del mondo, considerato da molti l'erede di Newton, del quale ha per così dire ereditato la prestigiosa cattedra all'università di Cambridge. In un nuovo libro che esce in questi giorni, l'autore del best-seller internazionale Dal Big Bang ai buchi neri sostiene, sulla base di nuove teorie, che "l'universo può essersi creato da sé, può essersi creato dal niente" e dunque "non è stato Dio a crearlo".

La sua affermazione occupava ieri tutta la prima pagina del Times di Londra, come una sfida, l'ennesima, della scienza alla religione. "Così come Darwin ha smentito l'esistenza di Dio con la sua teoria sull'evoluzione biologica della nostra specie", commenta Richard Dawkins, biologo difensore dell'ateismo, "adesso Hawking la nega anche dal punto di vista della fisica". Nel suo libro più famoso, l'astrofisico aveva cercato di spiegare che cosa accadeva "prima" del Big Bang, ossia prima che nascesse il tempo, lasciando il quesito irrisolto. Il capitolo conclusivo conteneva un ragionamento che alcuni interpretarono come l'idea che Dio non fosse incompatibile con una comprensione scientifica dell'universo: scoprire cosa c'era prima Big Bang, arrivare a una "completa teoria" dell'universo - scriveva Hawking - "sarebbe il più grande trionfo della ragione umana, perché a quel punto conosceremmo la mente di Dio".

Ma nella sua nuova opera, intitolata The Grand Design (Il grande disegno o progetto) e scritta insieme al fisico americano Leonard Mlodinow, lo scienziato offre la risposta: anziché essere un evento improbabile, spiegabile soltanto con un intervento divino, il Big Bang fu "una conseguenza inevitabile delle leggi della fisica". Scrive Hawking: "Poiché esiste una legge come la gravità, l'universo può essersi e si è creato da solo, dal niente. La creazione spontanea è la ragione per cui c'è qualcosa invece del nulla, il motivo per cui esiste l'universo, per cui esistiamo noi". Nel libro, lo studioso predice inoltre che la fisica è vicina a formulare "una teoria del tutto", una serie di equazioni che possono interamente spiegare le proprietà della natura, la scoperta considerata il Santo Graal della fisica dai tempi di Einstein.

E' tuttavia la sua asserzione che Dio non ha creato l'universo, e dunque non esiste, a suscitare eco e polemiche. "Se uno ha fede", osserva il professor George Ellis, docente di matematica applicata alla University of Cape Town, "continuerà a credere che sia stato Dio a creare la Terra, l'Universo o perlomeno ad accendere la luce, a innescare il meccanismo che ha messo tutto in moto, prima del Big Bang o del presunto nulla che lo ha preceduto". Ma il campo dell'ateismo accoglie la pubblicazione del libro di Hawking come una vittoria della ragione e della scienza, da celebrare a due settimane dalla visita in Inghilterra di papa Benedetto XVI, che non sarà per niente d'accordo con Hawking.

Nel nuovo libro, l'astrofisico rivela che il riferimento alla "mente di Dio" nel suo precedente volume sul Big Bang era stato male interpretato. Hawking non ha mai creduto che scienza e religione fossero conciliabili. "C'è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull'autorità, e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento", conclude. "E la scienza vincerà perché funziona".


LE MIE CONSIDERAZIONI.
L'universo ha bisogno di un Creatore? “NO” è anche la mia risposta; ma questo non esclude che ci possa essere un DIO grande architetto che abbia progettato e messo in MOTO l’universo che è venuto fuori dal BIG BANG, o viceversa abbia creato ciò che esisteva prima del BIG BANG e che ha portato al BIG BANG stesso. E non credo che qualcuno potrà mai dimostrare l’esistenza o la non esistenza di Dio.
Sicuramente, non è il DIO descritto nella Bibbia, che opera in più fasi o in più tempi (vi è scritto che la creazione avvenne in sei giorni e al settimo giorno si riposò). Come giustamente afferma Stephen Hawkins tutto è concatenato ed è una conseguenza logica delle leggi della fisica (senza interventi tipo DEUS EX MACHINE che modifichino i processi già in atto).
Questo significa che non è stata una creazione guidata, tanto meno nell’evoluzione biologica, ma LIBERA DI SVILUPPARSI secondo le leggi fisiche, chimiche e biologiche.

Come già aveva affermato il fondatore della mia scuola di pensiero anche nel suo POST del 24 Marzo 2009:
http://nuoveteorie.blogspot.com/2009/03/luomo-era-in-un-progetto-intelligente.html

L’UOMO ERA IN UN PROGETTO INTELLIGENTE DI DIO?
Il problema posto da papa Benedetto XVI a Ratisbona ha il suo fulcro nelle mutazioni genetiche, casuali e selezionate dall’ambiente per gli evoluzionisti puri, e predeterminate secondo il Papa. Eric Kandel, nobel del 2000, nel suo quadro concettuale in cinque punti, ha affermato (come tanti altri scienziati) che le mutazioni genetiche sono casuali e selezionate dall'ambiente.

Anche uno dei principi della meccanica quantistica (L'ACAUSALITA') viene a sostegno di tale tesi (Del resto Einstein coniò la famosa frase "Dio non gioca ai dadi" e il suo amico Bohr gli rispose "Einstein smettila di dire a Dio quello che deve fare!"...a cui Feynman aggiunse:"Non solo Dio gioca a dadi, ma li lancia dove non possiamo vederli").

Tutto questo però non ha nulla a che fare con il cosiddetto "CAOS"; anche perchè dalla meccanica quantistica sappiamo che esiste il NON LOCALISMO. Il fenomeno nasce con il teorema e la diseguaglianza di Bell, verificato sperimentalmente da Aspect e Al, che mise fine alla lunga disputa tra Bohr e Einstein sulla validità e interpretazione della meccanica quantistica. Il teorema di Bell afferma la non separabilità di alcune entità fisiche (Questo ha comportato uno sconvolgimento drammatico del metodo analitico e riduzionista occidentale). In pratica si afferma che due sistemi quantistici che hanno interagito almeno una volta non possono essere più separati, e alcune delle variabili fisiche (ad esempio gli SPIN) saranno sempre connesse tra di loro anche se i due sistemi quantistici vengono separati a distanze di miliardi di anni luce. Questo dimostra che nell'universo esistono delle connessioni significative che possono essere definite come sincroniche. Quando, ad esempio, un osservatore misura uno spin in una certa direzione automaticamente e simultaneamente lo spin della seconda particella si orienta nella direzione opposta. Questo avviene in modo istantaneo, senza la trasmissione di alcun segnale che dovrebbe sottostare, per il principio di relatività, a non superare la velocità della luce. Tutto questo può avere delle implicazioni inimmaginabili, dal momento che tutta la materia è fatta di particelle elementari che seguono le leggi della meccanica quantistica e che la materia di tutto l'universo era inizialmente, alla sua nascita, situata in una piccola zona di spazio (dalle dimensioni di una pallina da tennis, che poi è esplosa nel Big Bang). Da qui è molto probabile che tutta la materia esistente nel cosmo fosse, una volta, connessa e quindi, per la inseparabilità del teorema di Bell, sia tuttora connessa.
In conclusione la "metafisica sincronicità" di C.G.Jung potrebbe essere più realistica di quanto si creda, e tutto l'universo e i 10 elevato a 500 universi paralleli (secondo la teoria M delle superstringhe) potrebbero essere tra di loro sincronizzati, ma in modo tale che noi non lo possiamo rilevare.

Dio sicuramente gioca ai dadi, ma FORSE sono dadi truccati, in quanto esiste la sincronicità o almeno il NON LOCALISMO, e per questo li getta dove non possiamo vederli.

Se a questa considerazione ne aggiungiamo una seconda, ovvero che di tutte le particelle subatomiche (dette stringhe) , o MATTONI DELL’UNIVERSO, ne esistono di NUMERO LIMITATO DI TIPI, è possibile, anche che FOSSE CERTO nel progetto intelligente di DIO che in un pianeta del nostro o di altri universi paralleli si evolvessero, prima o poi, esseri biologici dotati di ragione ed astrazione (ovvero, ad immagine e somiglianza di DIO, secondo il concetto biblico).


Questo significa che non vi è stato un DIRETTORE DEI LAVORI, che ABBIA FATTO DELLE MODIFICHE AL PROGETTO INIZIALE IN CORSO D’OPERA, per cui la teologia cattolica di Papa Benedetto XVI ne uscirà sicuramente sconfitta; ma nulla esclude che vi sia stato un DIO CREATORE che si sia limitato a dare l’INPUT iniziale a un progetto che, pur libero nella sua casualità, si sviluppasse secondo dei canoni DEFINITI e non INDEFINITI. Per fare un’ANALOGIA, nel gioco degli scacchi, il numero delle mosse possibili è altissimo, ma sempre limitato, e un computer del domani le potrebbe prevedere tutte e non perdere mai. Inoltre, anche partendo da tutta una serie di mosse diverse, le combinazioni dei pezzi sulla scacchiera spessissimo si ripetono (per analogia, in uno,o più, dei quasi infiniti pianeti dell'universo, può nascere o attecchire la vita, anche partendo da condizioni iniziali diverse). E qui c'è l'IMMENSA BELLEZZA E POTENZA DEL POSSIBILE GRANDE DISEGNO DI DIO: Un universo LIBERO di evolversi, ma che contemporanemante raggiunge, prima o poi, e anche con strade diverse, i disegni preventivati (tra cui degli esseri biologici intelligenti e razionali).

Intanto, secondo le ultime acquisizioni scientifiche il nostro universo, grazie all’energia oscura, è in perenne espansione; per cui viene esclusa una successiva riconcentrazione della materia e un successivo BIG BANG. Questo universo andrà a morire lentamente forse nel giro di qualche centinaio di miliardi di anni. E così cade la teoria degli infiniti cicli di BIG BANG che potevano escludere teoricamente un Dio creatore.

Un caro saluto
Alessandra

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