lunedì 26 ottobre 2009

L'amicizia


Molte volte mi è capitato nella mia vita quotidiana di fermarmi un attimo e di allontanarmi dalla solita frenetica vita per il solo motivo di pensare e riflettere: già, certe volte mi passa in mente la domanda (che può anche parere stupida...): " ma esiste una vera amica, la cosiddetta best friend? ". Qualche volta ho provato a darmi una risposta, nella maggior parte di queste ho creduto che ci fosse davvero... ma poi, un po' a causa di quello che mi succede (cioè le relazioni che ho con le mie amiche) e un po' io che cambio sovente idea... non sono affatto sicura della risposta. Una persona che ti aiuti nel momento del bisogno, che non ti tradisca mai, che tiene per sé (e solo per sé) tutti i segreti che le confidi, con cui è piacevole stare insieme... come una mezza sorella... questa persona esiste davvero? Sembra più che altro un personaggio delle favole, in cui tutto è fantasia e la vita solo un “lieto fine”. Io mi definisco molto sensibile, cioè per ogni minimo disaccordo o discussione, rimango sempre molto male, non perché sono permalosa, ma perché credo di aver ferito involontariamente un'altra persona senza volerlo. Ho avuto molte carissime amiche e fino all'ultimo credevo che fossero veramente uniche e speciali, ma poi scattava sempre qualcosa che ci allontanava (ad esempio, degli atteggiamenti un po' a “tradimento”). Come si fa a riconoscere una migliore amica?
Irene



Cara Irene,
“L’amicizia, insieme all’amore, è uno dei sentimenti, o stati emozionali, fondanti della vita sociale. In quasi tutte le culture l’amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, la disponibilità reciproca, che non pone vincoli specifici sulla libertà di comportamento delle persone coinvolte” (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Amicizia ).
Vediamo, quindi, dal punto di vista neuroscientifico, che cosa sono le emozioni ed i sentimenti. Uno dei più grandi neuro scienziati viventi, Antonio Damasio (vedi: http://www.filosofico.net/damasioantonio.htm), portoghese e ricercatore negli USA, è famoso in tutto il mondo per aver scritto tre libri (L'errore di Cartesio. Emozioni, ragione e cervello umano, Adelphi, Milano, 1994; Emozione e coscienza, Adelphi, Milano, 2000; Alla ricerca di Spinoza. Emozioni, sentimenti e cervello, Adelphi, Milano, 2003).
Secondo le ricerche di Damasio, nei processi mentali, per primo viene il meccanismo dell’emozione. Le emozioni, che condividiamo anche con molti animali inferiori, sono le componenti del processo biologico che rimangono private (ovvero personali) ed esibite nel corpo. Sono costruite a partire da semplici reazioni automatiche, senza ragionamento, che promuovono la sopravivenza dell’organismo e che pertanto si conservano nell’evoluzione, trasmettendosi ai discendenti, tramite le funzioni trascrizionali del DNA. I sentimenti, che condividiamo con molti animali superiori (ovvero più evoluti), invece, sono le componenti del processo esibite e rese pubbliche, ed esibite anche nella mente, anziché nel corpo. Ne consegue la funzione di produrre una mappa cerebrale e poi un’immagine mentale (o idea) dello stato dell’organismo che ne risulta, cioè il sentimento. In termini più comprensibili, “le emozioni sono modificazioni del nostro corpo, soggettivamente rilevabili ed oggettivamente misurabili in termini di livelli della temperatura corporea, frequenza del battito cardiaco, valori della pressione arteriosa e così via, mentre i sentimenti sono percezioni, immagini mentali e pensieri relativi a quelle modificazioni del corpo, che vengono elaborati dalla nostra mente in un'ampia gamma di sfumature comprese tra il piacere e il dolore ovvero tra il benessere e la sofferenza. Quindi "l'emozione e le reazioni affini sono schierate sul versante del corpo, mentre i sentimenti si trovano su quello della mente".
Damasio ribadisce che l’integrità dei meccanismi dell’emozione e del sentimento è necessaria per un comportamento sociale umano normale. I sentimenti "ci aiutano a risolvere problemi non standard che implicano creatività, giudizio e processi decisionali.”. Non potremmo sopravvivere senza le emozioni ed i sentimenti.
Ho fatto questa brevissima introduzione neuroscientifica per sottolineare che il punto di partenza di Damasio, sostenuto dall'osservazione di diversi casi clinici, ed ormai quasi universalmente accettato dalla comunità scientifica internazionale, è che il cervello non può essere studiato senza tener conto dell'organismo a cui appartiene e dei suoi rapporti con l'ambiente.Da qui, il carattere umano, non metafisico e non idealizzato, dei sentimenti in generale e dell’amore e dell’amicizia, in particolare.
“Nel divenire dello sviluppo dell' emotività individuale, le amicizie vengono dopo il rapporto con i genitori e prima dei legami di coppia che si stabiliscono alla soglia della maturità. Nel periodo che intercorre fra la fine dell'infanzia e l'inizio dell'età adulta, gli amici sono spesso la componente più importante della vita emotiva dell'adolescente, e spesso raggiungono un livello di intensità mai più eguagliato in seguito. Queste amicizie si stabiliscono il più delle volte, ma non necessariamente, con individui dello stesso sesso ed età”. Sono anche frequenti amicizie tra uomini ed animali superiori (tipo cani, gatti, cavalli, etc.), o anche tra animali di specie diverse.
La vera amicizia è quindi, ormai, un’esigenza della nostra vita sociale e a cui quasi tutti aspiriamo. Sta però a noi o al libero arbitrio di entrambi gli amici, coltivare, alimentare e far fruttificare l’amicizia perché come tutte le cose umane (amore compreso) si può deteriorare ed interrompere, specialmente quando entriamo nella fase matura in cui subentra l’amore. Alcune belle amicizie, come a volte l’amore, durano però per tutta la vita; ma non dipende solo da una delle parti, ma da entrambe. Per cui se un’amicizia si rompe, non è auspicabile colpevolizzarsi, ma al limite analizzare l’esperienza per ricavarne insegnamenti per il futuro.
Come riconoscere una vera amicizia? Una vera amicizia si riconosce esattamente in base alla sua definizione, ovvero se è “un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca, che non pone vincoli specifici sulla libertà di comportamento delle persone coinvolte”.
Un caro saluto
Alessandra

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