sabato 6 febbraio 2010

Il concetto di Dio



Sono nata in una famiglia cattolica e fino a 12 anni sono stata credente. Poi ho iniziato ad avere dei dubbi, specialmente riguardo al vecchio testamento, e a poco a poco sono diventata atea. Gli insegnamenti della chiesa cattolcia mi sembravano sempre più assurde e prive di senso. Ho continuato tuttavia a frequentare un gruppo scout e circa un anno fa, tra varie attività ho fatto dell’esperienze (hike) di due o tre giorni da vivere in gruppi di due o tre ragazzi, spesso facendo volontariato presso qualche parrocchia.
La scorsa primavera sono capitata, insieme a un altro ragazzo, in un monastero ortodosso ed è stata un'esperienza unica. Sono entrata a contatto con un modo diverso di intendere la religione. Non mi hanno imposto nessuna preghiera e nessuna messa, ma mi hanno invitato a parlare di religione e di Chiesa in generale. Questi monaci avevano spesso idee diverse rispetto alla Chiesa, ma era incredibile quante cose conoscessero non solo sulla Bibbia e sulla teologia cristiana, ma anche riguardo ad altre religioni. Ricordo che mi aveva stupito il grande rispetto che avevano per me, nonostante sapessero bene che non la pensavo come loro.
Ho capito che Dio non è legato alla religione o alla Chiesa. L'idea di Dio è innata, è in ogni uomo. Prima non avevo mai saputo separare Dio da Gesù, dal Papa e da tutte le tradizioni cristiane. E mi sono accorta che, se ero certa che il Dio cristiano fosse falso, non ero affatto certa che Dio, in quanto ente supremo, non esistesse. Il mio modo materialistico di vedere la realtà è crollato, dopo quell'esperienza, riaprendo tante questioni che pensavo di aver risolto abbandonando la religione cattolica. Molte delle domande che sono ricomparse in quei tre giorni sono ancora senza risposta, ma sono felice di non essermi fermata al semplice materialismo scientifico. Forse non arriverò mai a condividere il pensiero di quei monaci, ma è ancora presto per dirlo.
Ornella



Cara Ornella,
per quanto ne sappiamo, contrariamente a quanto ritenuto da molti, l’idea di Dio non è innata in tutti gli uomini; ma è stata acquisita ed ereditata nel tempo, E ti invito a leggere il mio POST esplicativo “Evoluzione delle religioni”:
http://apiuvoci2.blogspot.com/2009/10/1.html
e in particolare il brano:
“Quando parliamo di “DIO” o di qualunque altre forma di entità soprannaturale, dobbiamo essere consapevoli che è una “nozione” non molto precisa e Gerardus van der Leeuw, nel suo libro Fenomenologia della religione, ci sottolinea che l’esperienza religiosa vissuta si riferisce a qualche cosa DI DIVERSO, CHE SORPRENDE, che esce dall’ordinario.
La credenza più antica è generata da osservazioni empiriche; e per la maggior parte dell’evoluzione della religione primitiva, dobbiamo sostituire all’immagine di Dio (concepita solo negli ultimi millenni), la semplice NOZIONE del diverso, dell’eterogeneo, dello straordinario.
Il soprannaturale, in qualunque sua forma, è dotato di Potenza (o MANA), e non è di natura fisica, ma si rivela nella forza fisica o in tutte le forze e capacità possedute dall’uomo.”


E poi il brano sulla religione sumera di 5500 anni fa (la prima religione di cui abbiamo notizie certe, visto che i sumeri hanno inventato la scrittura).
Tutto questo per confrontarlo con la pagina della rivista ON LINE di psicoanalisi:
http://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/osservatorio/articoli/osserva40.html
in cui viene evidenziato che gli aborigeni australiani, separati per oltre 50.000 anni dal resto dei continenti, non hanno mai avuto il “concetto di Dio”. Del resto se è vero che discendiamo dagli ARDIPITECHI e dagli AUSTRALOPITECHI, ci deve essere stato necessariamente un passaggio temporale in cui questo concetto è nato (e questa stessa considerazione vale per qualunque qualità vogliamo ritenere prettamente umana: nell’evoluzione biologica, che dai primi batteri ha portato fino a noi, non possono esistere punti NETTI di DISCONTINUITA’ (con modifiche genetiche di migliaia di geni contemporaneamente), ma solo piccole e progressive modifiche di geni del DNA, come la nascita, in seguito a una esperienza o una riflessione mentale, di una o due sinapsi relative al concetto di Dio).

Ti invito, inoltre, a rileggere la mia risposta nel POST precedente sul BENE e sul MALE, perché strettamente collegata a tema di Dio. E’ molto probabile, che come per EMOZIONI e SENTIMENTI, anche la FEDE negli DEI o in DIO sia stata inventata e sperimentata dall’evoluzione biologica per meglio contribuire all’equilibrio psicofisico umano, anche se oggi, dopo l’illuminismo, non è del tutto indispensabile; ma sicuramente può aiutare.

Esistono migliaia di religioni e culti esoterici, molti dei quali ad opera di “profeti” o di “illuminati” come Buddha, che differiscono moltissimo tra di loro, soprattutto per quanto riguarda la parte storica (o mitologica). Quasi tutte le religioni e i culti esoterici hanno invece in comune l’utilizzo e l’importanza delle PREGHIERE, dei RITI e dei LUOGHI SACRI; e questa constatazione ci induce a ritenere che hanno una forte componente PSICOSOMATICA, che può generare anche “auto guarigioni” pseudo-miracolose.

La componente PSICOSOMATICA ha un grande influenza in posti cosidetti “mistici”, come può essere un convento o un tempio edificato in luoghi belli ed appartati; e dove ognuno si sente intimamente di dover rispettare i pensieri e le preghiere degli altri. Chi ha provato queste esperienze, sa che è come se si fosse immersi in un'altra atmosfera, in un luogo senza tempo.

Nel POST precedente sul BENE e sul MALE ho evidenziato che il MESSAGGIO EVANGELICO CRISTIANO coincide perfettamente con il concetto di MALE e di BENE, che ci suggerisce la natura stessa e che abbiamo ormai innato da decine di millenni: “AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO”, in cui il MALE è l’egoismo individuale o di gruppo, e il BENE è l’altruismo sociale (senza escludere il bene personale se non influisce sull’altruismo sociale).

Leggendo il mio POST “La legge di Giobbe”:
http://apiuvoci2.blogspot.com/2009/10/la-legge-di-giobbe.html
possiamo apprendere che, già nel 600 a.c., l’uomo ha acquisito la presa di coscienza CHE NON ESISTE IN DIO UNA VOLONTA’ DIRETTA ALLA PROTEZIONE DELL’UOMO O ALLA SUA PUNIZIONE; ma è un qualcosa che spesso si dimentica e che le religioni travisano.
Tutto questo, però, non esclude per un credente cristiano, che se esiste DIO, costui possa aver fatto un’operazione UNA TANTUM, inviando il proprio VERBUM ad incarnarsi in CRISTO, per ACCELERARE il processo verso l’altruismo sociale attualmente in atto.

Del resto, secondo la parte ancora non rivelata del TERZO SEGRETO di FATIMA, ci sarà la fine del Cattolicesimo Dottrinale e Dogmatico e il ritorno al cristianesimo dei primi anni, ante concilio di Nicea
(vedi il POST: http://nuoveteorie.blogspot.com/2009/11/il-terzo-segreto-di-fatima-e-la-nuova.html).

In conclusione, hai ragione a non confondere il concetto di DIO con quello del DIO presentato dai dogmi e dalla dottrina cattolica (dogmi e dottrina creata o interpretata dalla chiesa). Da parte mia, ad esempio, che mi considero cristiana, presto molto più attenzione alle parole dette direttamente da Cristo, che non ai fatti raccontati o interpretati dagli stessi evangelisti, che possono averli anche travisati (a parte il fatto che sono poi stati selezionati dal concilio di Nicea, secondo canoni non da tutti condivisi); per non parlare poi dei fatti descritti nella Bibbia, di cui molti sicuramente più mitologici che storici.

Un caro saluto
Alessandra

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