
Qualche giorno fa ho letto un articolo sulla telepatia e sui sogni premonitori. Cosa sappiamo, oggi, su questo argomento?
Ludovica
Cara Ludovica
Solo qualche giorno fa, e precisamente il 24 Novembre del 2009, è stato pubblicato un articolo su Rupert Sheldrake
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=29092
"Parlava dei poteri telepatici di cani, gatti ed uomini. E in particolare affermava che, a detta di Sheldrake, questa è un’area di ricerca quasi completamente ignorata. I ricercatori psichici e i parapsicologi l’hanno trascurata, perché hanno definito la parapsicologia come lo studio di facoltà umane straordinarie. Questo non vuol dire che gli animali non possano averle, ma nella parapsicologia e nella ricerca psichica l’attenzione è sempre stata focalizzata sull’uomo. I biologi, dal canto loro, hanno ignorato quest’area, perché esiste un tabù contro il cosiddetto paranormale. Per questo, nel mondo scientifico tutti ignorano tali fatti, anche se esiste una discreta quantità di prove a loro sostegno. E ogni volta che si parla di questo argomento, c’è qualcuno che ha una storia da raccontare in merito.
Poi Rupert Sheldrake aggiungeva: “La maggior parte delle persone aderisce in modo meramente formale a una visione del mondo meccanicistica (ovvero, trattare la natura come un fenomeno meccanico), perché essa è alla base dell’istruzione, dell’industria, dell’evoluzione e dell’economia moderne. Il modello meccanicista della realtà è quello dominante nella vita pubblica. E gli scienziati, naturalmente, lavorano al suo interno.”
Eppure, già lo stesso Sigmund Freud affermava: “E’ praticamente certo che l’occuparsi di fenomeni occulti porterà ben presto alla conferma che un certo numero di essi si verifica effettivamente; c’è tuttavia da presumere che ci vorrà molto tempo prima che si giunga ad una teoria accettabile riguardo a questi fatti nuovi.”
Sigmund Freud ha esposto in modo diretto le sue convinzioni in tema di telepatia in due scritti: “psicoanalisi e telepatia” e “Sogno e telepatia” entrambi redatti nel 1921. Trattando di un caso il Maestro scrive: “L’evento si spiega perfettamente se siamo disposti a supporre che questo sapere si è traslato da lui a lei, presunta profetessa, per vie sconosciute, e con esclusione delle modalità comunicative a noi note. La nostra conclusione dovrebbe dunque essere che esiste la trasmissione del pensiero” .
Anche Carl Gustav Jung, dopo aver conosciuto il premio nobel per la fisica Wolfgang Pauli, che conosceva il NON LOCALISMO della meccanica quantistica, teorizzò un inconscio collettivo ( ovvero un contenitore psichico universale, che contiene gli archetipi, cioè le forme o i simboli che si manifestano in tutti i popoli di tutte le culture) e la sincronicità.
Gli scienziati David Bohm e Karl Pribram teorizzarono, invece il paradigma olografico, ovvero l’olismo, che fornisce le basi teoriche delle filosofie orientali e della new age occidentale, che in base al NON LOCALISMO concatenano tutto l’universo, fornendo una visione unitaria della realtà.
Ricordo che esiste l’enciclopedia olistica ON LINE (http://www.enciclopediaolistica.com/) cofinanziata dalla Comunità Europea e redatta da diverse università italiane e da altre europee.
Segnalo inoltre che la facoltà di psicosomatica dell’Università di Torino ha un libro di testo ON LINE che tratta proprio di questi argomenti, e che è interessante consultare:
http://www.sicap.it/merciai/psicosomatica/badjob/Luca.pdf
Una delle teorie più recenti ed interessanti è quella degli scienziati russi capitanati da Pjotr Garjajev, che dice che il DNA umano funziona come una specie di "Internet biologico", ed è sotto molti aspetti superiore a quello artificiale. Queste nuove ricerche scientifiche, in Russia, direttamente o indirettamente, spiegano fenomeni quali chiaroveggenza, intuizione, guarigioni spontanee e guarigioni a distanza, autoguarigioni, tecniche di affermazione, aloni di luce attorno alle persone e molto altro:
http://www.nexusedizioni.it/apri/Notizie-dal-mondo/Ultimi-articoli/SCOPERTE-SUL-DNA-IN-RUSSIA
La teoria, invece, a cui, personalmente sono più portata a ritenere attendibile è quella della RETE DEGLI INCONSCI dello studioso Riccardo Calantropio, della cui scuola di pensiero, anch’io faccio parte. La visione di questa scuola di pensiero si distacca da metafisica, riduzionismo, relativismo ed olismo, individuando nell’evoluzione biologica attuale umana la produzione di una propria pseudo-spiritualità, data dalla possibilità degli inconsci umani di interconnettersi tra di loro, come in una rete internet; ma che a differenza della teoria russa, teorizza una memoria collettiva di tutta l’umanità, decisamente fisica, che si troverebbe distribuita in strati profondi degli inconsci dei viventi. Secondo questa teoria la telepatia non sarebbe altro che una più fortunata disposizione sinaptica di alcuni uomini, rispetto ad altri, tale che si abbia una maggiore comunicazione tra inconscio e coscienza (per cui nulla di spirituale o metafisico). Poi, per il NON LOCALISMO, l’interconnessione degli inconsci farebbe il resto, e sempre tramite gli inconsci si potrebbe accedere ai ricordi dei defunti registrati nella rete, facendoci credere di poter parlare con gli spiriti dei morti o che alcuni si possono reincarnare. La teoria presuppone poi diversi gradi di autocoscienza: quella della coscienza, quella dell’inconscio personale, e quella di gruppi di inconsci collettivi (come avviene negli insetti sociali o in stormi di uccelli). Quest’ultima qualità spiegherebbe anche le veggenze, i sogni premonitori e le profezie che si autoavverano.
Ovviamente, visto che è uno dei mie campi di studio, sono disponibile a scendere in maggiori dettagli, su richiesta.
Un caro saluto
Alessandra